Descrizione
L’attività poliedrica di Domenico Gnoli respinge con risolutezza ogni tentativo di ingabbiamento in un’unica categoria. Come poeta – dietro gli pseudonimi di Dario Gaddi e Giulio Orsini nonché con il proprio nome – Domenico Gnoli ha rivoluzionato il verso tradizionale, occupando un posto di primissimo piano sulla scena letteraria tra Otto e Novecento. Come storico, ha lasciato alcune delle pagine più intense e suadenti sul Rinascimento italiano. Come critico dell’arte, i suoi meriti di vero e proprio pioniere attendono ancora una valutazione adeguata. Caposaldo della sterminata produzione gnoliana, punto fermo di un’intera esistenza, è stata la città d’origine: Roma. Questo libro propone un’indagine originale sul rapporto tra un uomo e la sua città, tra Domenico Gnoli e Roma. Numerosi gli argomenti toccati, dalle chiese romane al secolo di Leone X, da Bramante e Raffaello a Goethe e Belli, dall’Accademia dell’Arcadia alla cosiddetta Scuola romana e oltre. Si segue la via Appia sino alla tomba di Cecilia Metella. Per poi tornare alla Città Eterna e alla Breccia di porta Pia, tappa culminante del Risorgimento nazionale e ultimo respiro nella storia secolare della Roma papale. Il percorso urbano termina in alto, dal colle imperiale del Palatino.