Descrizione
Evocata dall’oblio dei più cupi anni medioevali, la potente Marozia rivive nelle pagine di “Intrighi e misfatti – Marozia fra storia e leggenda”, l’ultimo romanzo di Vittoria Calabri. Della vita della senatrice romana che dominò la prima parte del X secolo, si conosce in realtà assai poco; incerta è persino la sua data di nascita. Gli storici che riportano le sue scarne note biografiche lo fanno in maniera ripetitiva o addirittura contraddittoria ed il suo nome, ma anche l’epoca in cui ha vissuto, sono assenti dai libri di testo scolastici.
Ma con il rinato interesse per l’Alto Medioevo è interessante vedere riportare alla ribalta anche questa figura di donna, che è stata via via chiamata dittatrice e prostituta, autorevole politica e femmina lussuriosa, assassina, concubina e madre attenta alle fortune del casato.
Certamente Marozia, figlia del senatore Teofilatto, per quasi un ventennio dominatrice su Roma, sposa di uomini importanti – ultimo il re d’Italia Ugo di Provenza- madre e nonna di papi, artefice dell’ascesa al sacro soglio di alcuni pontefici, doveva avere cervello.
L’opera della Calabri lavora su dati storici e sulla fantasia, scrivendo in prima persona, come se fosse la stessa senatrice ad impugnare carta e penna per narrarsi, la storia di una vita. Il romanzo si avvale di un escamotage che lasciamo scoprire ai lettori.