Descrizione
Un avvincente viaggio attraverso la vita e la poesia di Vittoria Aganoor Pompilj, una delle voci più persuasive della lirica europea ottocentesca. Prima l’infanzia e l’adolescenza vissute a Padova in una sorta di sogno orientale, tra le antiche mura della cosiddetta Casa degli Armeni. Poi un decennio volato via sulle colline di Napoli, tutto imbevuto di sole, di mare, d’allegria e d’amore. Poi ancora il ritorno nel Veneto, nuovi amori, nuove sofferenze, e infine un brillante matrimonio con Guido Pompilj, matrimonio che doveva indurre la poetessa a scambiare l’amato Veneto per un’altrettanto amata Umbria e l’ammaliante capoluogo regionale: Perugia.
Ecco quindi un agile volume che narra la vita di una donna d’eccezione, di una delle vere protagoniste della diaspora armena, tratteggiando un’esistenza profondamente umana che si sarebbe intrecciata con quella di alcuni dei principali scrittori della letteratura italiana tra Otto e Novecento (Antonio Fogazzaro, Salvatore Di Giacomo, Giacomo Zanella, Enrico Nencioni e altri). Un libro originale, arricchito da molti documenti inediti, che rievoca l’avventura di una donna più unica che rara e, allo stesso tempo, con tono affabile e tutt’altro che accademico, il cammino di una vena poetica destinata a dettare alcune delle pagine più struggenti e musicali tra Italia umbertina e belle époque.